Deceuninck-Quick Step, Davide Ballerini correrà nella sua squadra preferita: “Per me è la realizzazione di un sogno”
Per Davide Ballerini la stagione appena conclusa è stata quella del debutto nel WorldTour con la Astana. Un 2019 tutto sommato positivo per il corridore azzurro, reduce da due anni alla Androni-Sidermec, che ha disputato soprattutto un’incoraggiante prima parte di stagione culminata col successo, in maglia azzurra, ai Giochi Europei di Minsk. Purtroppo alcuni problemi fisici ne hanno condizionato il rendimento e lo hanno escluso dalle convocazioni per i Mondiali di Yorkshire 2019. Dal 2020 correrà con la Deceuninck-Quick Step, probabilmente la squadra ideale per uno come lui che ama le Classiche del Nord.
“Il mio 2019? Positivo – ammette il 25enne canturino in un’intervista al Corriere di Como – anche se non sono completamente soddisfatto: mi sarebbe piaciuto conquistare una vittoria con la maglia dell’Astana. Sicuramente il successo a Minsk è stato bellissimo, anche se mi spiace non essere riuscito a tagliare un traguardo a braccia alzate con il team Astana. Dopo aver corso con una formazione Professional come l’Androni-Sidermec, alla quale va in ogni caso tutta la mia gratitudine, il salto è stato rilevante. Il livello era altissimo, visto che si tratta di una delle più importanti società del mondo”.
I suoi obiettivi della stagione appena conclusa erano soprattutto le corse in Belgio: “Per questo motivo non ho poi preso parte al Giro d’Italia – afferma – anche perché non ero nelle condizioni ideali. Certo, non nego che mi sia dispiaciuto non partecipare alla tappa Ivrea-Como, che passava tra l’altro dalla mia Cantù. Non so quando e se mi ricapiterà. Ho fatto da spettatore, e mi sono comunque consolato con la vittoria del mio compagno di squadra Dario Cataldo. Sicuramente quel giorno per me non è stato facile rimanere a bordo strada”.
Grande soddisfazione per un lombardo come lui aver potuto partecipare a Il Lombardia: “Ho saputo praticamente all’ultimo minuto di essere stato convocato e ho fatto i salti di gioia. Il Lombardia era anche iniziato bene e sono entrato in una fuga. Poi ho avuto un problema tecnico a Onno e a quel punto ho atteso la mia ammiraglia, che seguiva il gruppo. Dalla fuga mi sono ritrovato a dover inseguire; a quel punto ho scalato il Colle del Ghisallo e poi mi sono ritirato”.
Dal prossimo anno il passaggio alla Deceuninck-Quick Step: “Per me è la realizzazione di un sogno – ammette – È sempre stata la mia formazione preferita. Ho iniziato a tifarla nel 2006, quando ho visto Paolo Bettini vincere a Como il Giro di Lombardia. Da quel giorno ho sperato di vestire quella maglia: quando ho ricevuto la proposta per il 2020 non ho avuto esitazioni e ho detto subito sì.”
Ancora in via di definizione i suoi programmi per il 2020: “Ne parleremo a dicembre in Spagna nel corso del raduno di preparazione. A me piacerebbe ovviamente partecipare alle Classiche del Belgio, che però sono nel mirino di tanti ciclisti, soprattutto in una compagine di così alto livello”.
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